Ritorno a scuola

La campanella di inizio delle lezioni sta suonando all'interno della scuola, ma lui ancora non c'è: è sulla bicicletta che, scalzo, sta pedalando con quanta più forza possibile verso la struttura attraversando Lancaster e finendo di prepararsi mentre guida il mezzo. Bob e Rose sono infatti gli addetti a reggere il manubrio, Stuart sta muovendo lo spazzolino nella bocca del ragazzo e Jon è intento a reggere lo specchio, così che le mani possano sistemare i capelli, andando poi a riporlo nello zaino quando *PUH!* il dentifricio viene sputato a bordo della strada, con la bottiglia che viene recuperata per permettere al ragazzo di fare i dovuti risciacqui qualche attimo prima dell'arrivo di fronte alla scuola, dove LUI viene identificato. Il sangue gela, la bicicletta viene praticamente buttata a terra e si ferma dietro un muretto il ragazzo, andando a prelevare dallo zaino le scarpe per infilarsele, studiando la situazione < Merda. Perché tra tutti c'è proprio lui? > sbotta, contrariato: parliamo infatti del preside della scuola, il professore più severo di tutti, colui che sembra d'acciaio e che infatti è chiamato dagli studenti Chrome. Sguardo severo, braccia incrociate e posa rigida, blocca l'ingresso della porta come se lui sapesse, come se la presenza di Hector sia già stata individuata e lo stesse aspettando al varco < Situazione spinosa, eh? > < Non dirlo... Maledetto Chrome. > Borbotta il ragazzo rispondendo in maniera naturale: solamente dopo qualche attimo si volta, occhi spalancati, individuando una nuova figura, questa volta più amichevole. E' infatti il bidello della struttura a parlargli, e lo fa rimanendo chinato dietro il muretto insieme a lui, sghignazzandosela < Vecio, dannazione, la smetti di farmi prendere un colpo ogni stracazzo di volta? > Borbotta contrariato il ragazzo, vedendo poi come l'altro va mostrare il palmo della mano destra, in chiara attesa. Assottiglia lo sguardo e sbuffa Heck, mentre sposta lo zaino in cui inizia a frugare per qualche istante, estraendo infine una custodia dvd che poggia nell'arto altrui < Sei una cazzo di sanguisuga. Quasi mi viene da pensare che sia stato te a spegnere la mia sveglia... > Lui sorride, recupera il dvd e successivamente si sporge per afferrare il polso del ragazzo, sparendo immediatamente dopo e ricomparendo all'interno, insieme ad Hector, davanti alla sua classe. 

< GALLAGER! E' POSSIBILE CHE SEI IN RITARDO ANCHE OGGI? > La voce della professoressa di scienze risuona nell'aria, mentre lui fa il suo ingresso in aula: la risata dei compagni scoppia subito, e lui non può che alzare le spalle e sospirare a quel punto < Non è colpa mia, passerotta. La sveglia non è suonata... > < Basta con le scuse! E non chiamarmi passerotta, sono la tua professoressa! Ti mando dalla vicepreside Wong se continui! > La donna sbuffa, facendo segno d'andare al suo posto, incrociando le braccia al petto imbronciata da quella provocazione che va avanti da troppo: rimane però a fissare Hector mentre va al suo posto e da il cinque ad alcuni compagni sfruttando i tentacoli, mantenendo un sorriso leggero e colmo d'affetto nonostante tutto. Il posto del ragazzo è quello in fondo a sinistra, l'angolo, e davanti a lui è seduto un ragazzo giapponese che si volta, abbassando la voce < Dice il saggio: provocare troppo la professoressa porta al due nel prossimo compito > e provocando una risata divertita, che fa girare dalla terza fila una ragazza: sguardi che si incrociano, linguaccia fatta da lei e successivamente torna a parlottare coi due che ha ai lati, come se non ci fosse lezione. Perché alla fine, per quanto ci sia la professoressa, nessuno ascolta: ci sono due ragazze - una bionda e una bruna - che parlano in seconda fila, e che fanno levitare oggetti con quella che potrebbe essere magia, così come c'è un ragazzo che gioca con un modellino d'armatura e una ragazza che lo tocca facendolo lentamente sciogliere e ridendosela quando lui ci rimane male, e poi c'è quel posto vuoto: alla sua destra, li, un banco senza nessuno < Dice il saggio: Se il vuoto vuoi... > < Ah Také. > Lo interrompe bruscamente lui, voltandosi a fissare il giapponese < Ricordati che dice il saggio: se rompi ancora i coglioni, ti spacco la testa. > Sbotta, ma non con cattiveria, visto che dopo qualche secondo scoppiano entrambi a ridere, provocando un forte < GALLAGER! > Urlato da quella professoressa che si, non gli toglie gli occhi di dosso < Fai silenzio! > E che sembra avercela con lui, da brava tsundere.

Mezzogiorno. Sta iniziando l'ultima ora e la pausa pranzo oramai imminente distrae tutti, ma non è l'unica cosa che lo fa: la porta si apre e il terribile preside Chrome fa il suo ingresso, provocando la reazione istantanea di Hector che si china, nascondendosi il più possibile dall'uomo che si guarda attorno e sospira, scuotendo la testa < Gallager, sto giro non sono qui per te. Ma non pensare che non me ne sia accorto. > Perché lui sa. Lui sa sempre tutto. Fa qualche passo, si sposta un poco dalla porta e fa cenno a qualcuno di entrare, di fare il suo ingresso: è una ragazza, capelli un poco mossi e castani, non un gran petto ma belle gambe, e questo vuol dire solamente una cosa. Lo sguardo di Heck infatti si sposta immediatamente agli altri due angoli della stanza, individuando un ragazzo con delle piume e uno con dei baffi da gatto, incrociando lo sguardo con loro per poi subito dopo battere con forza la mano destra sul banco, come se premesse un pulsante, facendoli sbuffare entrambi. Sta chiamando la priorità < ...Se la finite di fare gli immaturi... > E' il richiamo del preside, che scuote la testa < ...Vi presento la vostra nuova compagna. Arriva dal Texas, trattatela bene e... > Osserva l'aula. Il posto vuoto. E' un attimo, ma è chiara l'espressione di disgusto nel vedere che è quello accanto ad Hector, scuotendo la testa < ...Hunt, siediti alla destra di Gallager e fai sedere accanto a Summer la nuova arrivata. > E se in generale c'è una risata divertita da parte della classe, lo sguardo del ragazzo si fessurizza e trova quello di Chrome, che sembra ghignarsela divertito per la reazione di Heck. Non c'è però niente di più da fare: la ragazza prende posto e la lezione riprende, ma qualcosa sta chiaramente succedendo all'interno di quell'aula visto che gli sguardi, i bigliettini e i sussurri iniziano a girare liberi. C'è dell'agitazione, e non è forse solamente per la nuova arrivata, ma per quella pausa pranzo oramai imminente.

Ogni giorno, in caffetteria, è una guerra: gli studenti si ritrovano a combattere per conquistare un panino o un piatto di pasta se malauguratamente non si sono portati nulla, e questo porta a nette divisioni all'interno della struttura, ma degni di nota ci sono tre grandi schieramenti. I Food Soldier, la classe di Hector capitanata dalla più bassa e più piatta della classe, la ragazza che precedentemente ha fatto la linguaccia al ragazzo: sono forse il gruppo più popolare tra gli studenti della struttura, visto che il più delle volte prendono cibo extra e lo distribuiscono tra le persone bisognose che non sono riuscite a recuperarlo. la seconda fazione è invece quella dei "Legali": vari individui che non approvano la condotta dei Food Soldier e che cercano di dare il cibo solamente a chi riesce a prenderlo, come vogliono le regole della scuola. Infine, ci sono i "Puffi": loro si definiscono in realtà "L'ordine", ma il fatto che i due capigruppo della fazione abbiano entrambi i capelli tinti di blu ha fatto si che il soprannome diventasse questo. < ...E quindi la situazione è questa. Noi ora cercheremo di andare li e recuperare quanto cibo possibile quando viene dato il segnale... Abbiamo fatto una colletta con anche le altre classi, insomma... Distribuiamo noi il cibo. > A spiegare la situazione alla nuova è - ovviamente - Hector, che non si trattiene dal flirtare neanche un secondo. Per questo si becca uno scappellotto da Iphigenia, che sbuffa guardandolo < Concentrati, Heck! Allora ragazzi, ricordate il piano? Siete pronti? > Batte le mani e saltella, carica, mentre tutti gli altri si preparano: c'è chi estrae un arco dal nulla, chi dispiega le ali, chi si appende al soffitto con delle ragnatele e chi estrae i tentacoli e si mette un visore, prendendo in mano un fucile. Sembra una pausa pranzo pericolosa. < E non ti preoccupare: ti recupero io il pranzo. Poi magari lo mangiamo assieme, mh? > Una risata da parte della ragazza e poi c'è il suono della campanella del pranzo, e l'attacco inizia: pare una battaglia in piena regola, con palle di fuoco e raggi laser che vengono sparati per la caffetteria. E' un tutti contro tutti a squadre, sebbene tra membri di squadre diverse a volte sembrano esserci collaborazioni, visto che certi colpi vengono sbagliati di proposito e altri sono più deboli apposta: la cosa fondamentale è però che come sempre non sembrano esserci dei vincitori netti, visto che i caduti sono di tutte le varie squadre. E' solamente grazie al Painkiller che il ragazzo è in piedi e ha tra le mani dei panini, mentre si avvicina al resto della classe che non ha combattuto, con un sorriso trionfale < Quindi, dicevamo... Mangiamo ass... > Non conclude: il painkiller svanisce e lui cade a terra, svenuto, privo di forze. Sente solamente un debole contatto sulle proprie labbra, un bacio, nulla di più.

Gli occhi lentamente si riaprono e quel bacio è reale: davanti al suo volto c'è quello di una ragazza che, accoccolata tra le sue braccia, lo bacia dolcemente. E lui sorride, ricambiando e osservandola per qualche secondo prima di chiudere le palpebre nuovamente, pronto a riaddormentarsi, sussurrando un semplice < Worth it. > probabilmente riferito al sogno, riprendendo quindi sonno rapidamente.